PubliOne premiata a “L’Italia che comunica” 2016
Il 5 dicembre, presso il prestigioso Hotel Four Seasons di Milano, si è tenuta la cerimonia di premiazione legata alla speciale iniziativa “L’Italia che comunica 2016”, promossa da UNICOM per premiare i migliori progetti delle agenzie di tutto il paese.
PubliOne è risultata vincitrice nella categoria speciale “L’Italia che Comunica con la Radio”, con lo spot dedicato a Vecchio Amaro del Capo realizzato per Distilleria Caffo. Inoltre l’agenzia ha ricevuto altri importanti riconoscimenti per il progetto No Cyberbullismo – #cuoriconnessi e per la campagna social sempre dedicata al celebre liquore calabrese.
A ritirare i premi per l’agenzia sono stati Alessandro Bianca, Presidente di PubliOne, Loris Zanelli, CEO, Elena Babini, Vice Presidente, e Maurilio Brini, Creative Director.
Loris Zanelli, che ha ritirato il primo premio, assegnato all’agenzia da RTL 102.5, ha dichiarato: “A nome mio e dell’agenzia, voglio ringraziare RTL per averci dato la possibilità anche nell’estate 2016 di portare Vecchio Amaro del Capo nelle case di tutti gli italiani. Capo Tonic, il cocktail dell’estate, è stato il vero protagonista del progetto e l’azienda stessa ci ha segnalato che, durante la pianificazione dello spot, tutti nei locali chiedevano di bere proprio Capo Tonic”.
Alessandro Bianca ed Elena Babini hanno sottolineato come gli altri due premi rappresentino a loro volta il riconoscimento di un’agenzia dalla forte impronta dinamica e in costante crescita che ha saputo oltrepassare i suoi confini d’origine. Il Presidente di PubliOne ha dichiarato: “La campagna social dedicata a Vecchio Amaro del Capo è una componente importante della strategia che l’agenzia ha ideato per Distilleria Caffo. La pagina Facebook e il profilo Instagram dedicati dedicati ad Amaro del Capo hanno appagato l’affetto degli estimatori e generato un dialogo sempre più attivo con tutti i fedelissimi fan.”
“Ringraziamo la giuria per aver riconosciuto il valore del progetto No Cyberbullismo – #cuoriconnessi”, aggiunge Elena Babini, “Eravamo sicuri che Unieuro avrebbe confermato la propria identità di azienda responsabile individuando nel cyberbullismo, con la collaborazione di Polizia di Stato, una minaccia grave e quanto mai attuale”.