Genus Bononiae e PubliOne per l’arte nel cuore di Bologna
Genus Bononiae – Musei nella Città ha incaricato PubliOne di seguire la comunicazione della mostra “Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice”.
Genus Bononiae è il percorso culturale, artistico e museale, articolato in edifici nel centro storico di Bologna, nato nel 2003 su iniziativa dell’allora presidente della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il professor Fabio Roversi-Monaco. che si propone di sviluppare una nuova concezione di “museo diffuso” all’interno del centro storico della città di Bologna.
Ogni sede è così collocata in un palazzo storico, restaurato dalla Fondazione Carisbo, e reso accessibile al pubblico con precise finalità, quelle finalità che nei maggiori musei europei troviamo accorpate in un unico complesso e che nel nostro caso sono invece diffuse nella città.
Il battesimo del sodalizio tra PubliOne e Genus Bononiae avrà come scena “Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice”, la straordinaria mostra d’arte pittorica, curata da Vittorio Sgarbi, che sarà ospitata negli ambienti del meraviglioso Palazzo Fava, sito nel cuore del centro storico di Bologna, divenuto sede delle principali esposizioni che si sono tenute negli ultimi anni nel capoluogo emiliano.
L’intensa attività di comunicazione, studiata dall’Agenzia, si articolerà tra importanti uscite su testate giornalistiche prestigiose del calibro de «Il Sole 24 Ore» e «Corriere della Sera», tramite un’oculata attività di Direct Email Marketing e con la presenza sul circuito Citynews che gestisce tutte le testate di news ed eventi culturali delle principali città italiane, da Bologna a Milano, da Padova a Napoli.
“Da Cimabue a Morandi. Felsina pittrice” apre al pubblico il 14 febbraio 2015 a Palazzo Fava Palazzo delle Esposizioni, dove resterà sino al 17 maggio 2015.
Nelle splendide sale affrescate dai Carracci e dalla loro scuola, sarà possibile ammirare duecento opere provenienti da chiese, istituzioni e importanti collezioni private, che illustrano, nel loro insieme, quanto di più significativo in campo artistico la città di Bologna ha realizzato nel corso di oltre sette secoli, mettendo in risalto quella specificità che l’ha resa uno dei centri più importanti della storia dell’arte italiana ed europea.
Significativamente dedicata a Roberto Longhi, a ottant’anni dalla sua celebre lezione all’Università di Bologna (1934) sulla grande tradizione artistica della città, subordinata dalla critica a Firenze e a Venezia, l’esposizione intende riproporre i principi e il metodo dell’illustre studioso per intraprendere una sorta di viaggio dalla fine del Duecento al Novecento: da Cimabue a Giorgio Morandi, quest’ultimo consacrato proprio da Longhi come il primo pittore italiano del suo tempo.
L’esposizione è anche un omaggio a Carlo Cesare Malvasia, e alla sua Felsina pittrice una delle fonti più importanti e autorevoli per la storia della conoscenza della pittura bolognese dal Medioevo all’età barocca, pubblicata a Bologna nel 1678.
La mostra raccoglie capolavori di artisti conosciuti in tutto il mondo: da Cimabue a Niccolò dell’Arca, da Vitale da Bologna al Parmigianino, dai Carracci a Guido Reni e Guercino, da Donato Creti a Antonio Canova, da Lucio Fontana e Arturo Martini a Giorgio Morandi.
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